Luisa (in stato di rilassamento profondo): “In questa vita precedente vedo una tribù. Ci sono dei grossi sassi per terra, a formare un cerchio.”
Io: “una tribù di nativi americani?” Luisa: “sì, sono davanti al fuoco. Io sono tra le donne giovani, aiuto Monica (è una compagna di corso che ha riconosciuto in quella vita), ci sono dei bambini.”
Io: “e cosa fate con questi bambini?”
Luisa: “Monica se ne prende cura mentre io sto con loro, li faccio giocare. Monica fa parte dei saggi della tribù.”
Io: “e Spirito cosa ti dice al proposito?”
Luisa: “dice che il mio dono è aiutarli a crescere.”
Io: “cosa intendi esattamente per aiutarli a crescere?”
Luisa: “i bambini sono di fronte a me. Io spiego loro delle cose e consolo coloro che piangono. Cerco di prendere con me quelli che sono senza genitori.”
Io: “e come ti senti mentre stai con quei bambini?”
Luisa: “molto felice, davvero, sento che sono al mio posto. Sento una luce, un calore, che parte dal petto.”
Io: “c’è ancora qualcosa che devi guardare di quella vita?”
Luisa: “In quella vita ero forte. In quella tribù nessuno aveva paura, avevano un grande potere e una grande protezione. Tutti avevano un contatto col grande Spirito fin da bambini.”
Io: “come è giunto il momento della morte in quella vita?”
Luisa: “in quella tribù ognuno era legato al grande Spirito. Ma c’era qualcosa che aleggiava sopra di essi. Loro erano forti, lo vedevano, lo combattevano. C’erano delle popolazioni, sembrano cannibali, alcune vivevano a poca distanza da lì. Loro erano pilotati da quella forza oscura. Una notte vennero e distrussero tutto. Avevano lame appuntite, sembrano pietre lunghe e affilate. Io morii quella notte a causa di una freccia nel petto, ma non avevo paura.”
Io: “Perché non avevi paura?”
Luisa: “perché Spirito ci aveva preparato a vivere quella vita con distacco e a non avere paura di morire.”
Io: “Il tuo animale guida era Aquila anche allora?”
Luisa: “Sì”
Io: “l’animale guida è sempre lo stesso in tutte le incarnazioni?”
Luisa: “Spirito dice di sì, ma la mente può percepirlo sotto diverse forme, ma è sempre lo stesso. Poi può anche non vederlo affatto, non percepirlo.”
Io: “cosa intendi quando dici che può non vederlo affatto?”
Luisa: “Ci sono vite in cui la mente non riconosce lo Sprito. Mi dice che nelle mie incarnazioni ho avuto un forte contatto con Lui solo in quella vita, nella tribù di nativi americani.”
Io: “Quindi hai avuto contatto diretto con Spirito in quella vita e in quella attuale, non nelle altre. Come mai dopo che in una vita si ha un forte contatto con Spirito, poi, nella incarnazione successiva non si riesce a recuperare quel contatto così facilmente?”
Luisa: “l’Anima si reincarna per terminare un compito, ma spesso dopo pochi anni si perde e dimentica anche il compito per cui era giunta sul pianeta. La mente perde il contatto con le parti spirituali.” Continua con la seconda parte qui: Vite precedenti, la corte
Per approfondire puoi leggere il libro: Ciò che sei non E’