Essere se stessi – parte prima

Essere se stessi può essere molto difficile perché implica mantenere una certa sensibilità. Implica mantenere proprio quella sensibilità che ti permette di rimanere in contatto con ciò che è più sottile, con le tue parti animiche, con la dimensione spirituale a cui appartieni. Rinunciamo a quella sensibilità per un fraintendimento, pensiamo di trovare ciò che cerchiamo al di là di ciò che siamo, cerchiamo forza, bellezza, audacia, potere, controllo. Ma questa ricerca, nel momento in cui ci porta a rinnegare chi siamo, allontana da noi quella gioia, quell’amore e quella pace cui in realtà tutti aspiriamo. Di seguito riporto il caso di Alberto, in stato di rilassamento la sua parte spirituale lo guida a comprendere meglio alcuni aspetti della sua vita, rivisitando alcune scene significative del suo passato:

Io: “chiedi di comprendere meglio, come nasce questo tuo timore di essere te stesso?

Alberto: “Sono alle scuole medie, Luca è il mio compagno di banco ed è uno dei miei migliori amici. Io scherzavo con lui, anche altri scherzavano con lui, alcuni lo sfottevano. A distanza di tempo muore. Lui era stato preso (dal Volador o entità, ndr), perché era troppo buono.”

Io: “era stato preso perché era troppo buono?”

Alberto: “Io ho pensato questo”

Io: “tu (la mente, ndr) hai pensato questo, invece Spirito cosa ti dice, perché è stato preso?”

Alberto: “Perché ha fatto un patto” Continua a leggere Essere se stessi – parte prima

La vita e la morte

La vita e la morte sono un continuum. Lasciamo la dimensione fisica per passare a quella spirituale per poi tornare a quella fisica. Puoi trovare la stessa alternanza sul piano fisico: durante la veglia viviamo la dimensione fisica e durante il sonno la dimensione sottile. Accade attraverso ciò che tu chiami: sogni. Non ci sono pause, si vive su entrambi i piani. Molto spesso non siamo consapevoli di ciò che ci accade sul piano sottile, questo ci rende vulnerabili. Ciò che accade di là e di cui non siamo consapevoli è talvolta la causa del fatto che la nostra vita sembra procedere a rilento.
La paura della morte deriva dal non voler perdere ciò che abbiamo conquistato in vita a livello materiale e dal timore dell’ignoto. Sappiamo che saremo catapultati verso l’ignoto, in un mondo in cui ci sono pochissime persone preparate a prepararti alla morte. Una delle persone con cui abbiamo lavorato ha, tra i suoi compiti su questo pianeta, proprio quello di aiutare le persone a fare il passaggio, in modo che non si perdano di là allo stesso modo in cui si sono perse di qua attraverso gli attaccamenti alla materia. Continua a leggere La vita e la morte

Fuori dalla gabbia

“Le persone sono manipolate come i burattini, non sono libere e così sbagliano, soffrono e provocano sofferenze”
Spirito, canalizzazione di C.

Ci sentiamo in gabbia, è come un confine invisibile che a volte percepiamo ma non riusciamo a oltrepassare. Nella vita quotidiana questo si manifesta attraverso la sensazione di non riuscire ad andare oltre, a spiccare il volo, a vivere davvero. La coperta è sempr corta: lì dove guadagno più denaro allora ho poco tempo per me, dove ho più tempo per me allora ho difficoltà economiche, dove dedico molto tempo alla carriera è la relazione di coppia a essere trascurata e traballare.
“Sono stata dentro una gabbia e non me accorgevo” sono le parole di C. mentre, in stato di rilassamento profondo e trovato il contatto con l’animale guida, procediamo alla pulizia del corpo sottile. Si riferiva ai fili metallici che partivano dalla testa e permettevano al suo sfidante di burattinarla, amplificando pensieri non del tutto suoi. “Tanti piccoli serpenti escono dalla testa” dice, sono tutte le forme pensiero create negli anni da queste convinzioni limitanti.
Ma questa realtà è difficile da accettare perché troppo radicale. Siamo circondati da energie invisibili a chi non vuole vedere, svegliarsi significa anche iniziare a volgere lo sguardo verso ciò che abbiamo sempre tenuto nascosto. L’oscurità è dove il nostro sguardo, la luce della nostra consapevolezza non è ancora giunta…

Per approfondire:

Ciò che sei non È, il libro

Il libro, giunto alla seconda edizione, è ordinabile presso le migliori librerie esoteriche e indipendenti. Segnalo inoltre il link de Il Giardino dei Libri e IBS. Disponibile anche l’eBookVedi il calendario delle presentazioni e dei workshop collegati al libro.

Viviamo realtà che non ci appartengono. L’essere umano si immedesima in una vita non sua creando delle realtà illusorie. In questo modo perde di vista l’Essenza. Il risveglio consiste in questo: accorgerti che ciò che credevi di essere, in realtà, non lo sei. Il primo scopo di questo libro è accompagnarti più in profondità in questa esplorazione. Quando diciamo “io” ci riferiamo perlopiù alla nostra mente, siamo identificati totalmente con essa. Ci sembra davvero davvero che il binomio mente/corpo, con i suoi pensieri ed emozioni, sia tutto ciò che esiste. Questo è il maggior ostacolo all’applicazione di qualsiasi insegnamento di vita ci sia stato tramandato.

Oltre alla dimensione terrena esiste un infinito “universo spirituale”, organizzato in dimensioni perlopiù atemporali e collegato a quello materiale. L’uomo visita questo universo con regolarità attraverso il suo veicolo sottile, in particolari stati di coscienza di cui è solitamente inconsapevole. È in questo spazio che Continua a leggere Ciò che sei non È, il libro

La ricerca interiore: verso l’unione di Mente, Anima e Spirito

Il senso della ricerca interiore è iniziare a guardare a se stessi e alla propria vita con occhi di Verità. Non serve continua a sfuggire a se stesso o rimandare di affrontare ciò, che al nostro interno, ci appesantisce, spesso a nostra insaputa. Vogliamo guarire, vogliamo spiccare il volo, eppure passiamo le giornate a dedicarci ad altro. E’ giunto il momento per l’Essere umano di strappare quei veli di paura che non gli permettono di guardare ciò che E’ e di accorgersi del fatto che, oltre alla dimensione fisica, di dominio della mente, ci sono dimensioni non fisiche, tutte da esplorare, in un viaggio di liberazione della nostra parte animica.

Di seguito l’intervista di approfondimento:

Il significato più ampio di Pentimento, Redenzione, Conversione, peccato, tentazione

Ogni cosa è stata fraintesa. Le parole sono state svuotate. Ciò che ne rimane sono precetti moralistici. Ma, quando entri in una comprensione profonda, scaturita da una ricerca personale che porti a delle esperienze, allora il significato autentico viene dispiegato e tutto si mostra per ciò che È. Intraprendere questo viaggio e proseguirlo fino in fondo al proprio cuore è la sfida da cogliere.

Di seguito l’intervista di approfondimento:

La legge di attrazione e l’approccio quantistico, aspetti da approfondire

Quando ci si imbatte nella Legge di Attrazione e ad un approccio quantistico alla vita, in cui è l’osservatore a determinare l’osservato, si tende ad incorrere in diversi fraintendimenti.

Il primo fraintendimento è che noi creiamo letteralmente la realtà e, vedendo la cosa dal punto di vista della mente, questo non è possibile. Ciò che noi facciamo è entrare in contatto, o evitare di farlo, con elementi preesistenti della realtà. Ad esempio, incontriamo sulla nostra strada (nel piano fisico o sottile) un imbroglione che ci fa delle promesse, tipo la possibilità di Continua a leggere La legge di attrazione e l’approccio quantistico, aspetti da approfondire

La relazione di coppia, l’Amore, la sessualità

Molto è stato frainteso, a partire dal senso della nostra esistenza su questo pianeta. La relazione di coppia, la sessualità, l’Amore, non fanno eccezione. Non sappiamo chi siamo e perché siamo qui, come possiamo comprendere un’altra persona senza prima aver compreso noi stessi? Ma abbiamo una grande possibilità, unire le forze per arrivare a questa comprensione. L’uomo e la donna, il maschile e il femminile, si uniscono e, insieme, affrontano un percorso pieno di ostacoli per arrivare ad aprire la gabbia del proprio cuore e, partendo da lì, costruire un ponte verso il cuore dell’altro.

Di seguito l’intervista di approfondimento:

Il Talento, il Destino, la chiamata o missione di vita

Chi sono? Cosa ci sono venuto a fare su questo pianeta? Perché a volte la vita che conduco mi sembra non abbia un senso?

La risposta a queste domande non può arrivare se continuiamo a vedere la nostra vita come qualcosa che inizia con la nascita e finisce con la morte. A livello animico siamo sempre esistiti e probabilmente vivremo per sempre, è solo che a livello di mente non ne abbiamo memoria. Nelle vite precedenti abbiamo iniziato a fare delle cose, abbiamo incontrato persone, iniziato a sviluppare idee. Alcune delle cose che abbiamo iniziato non le abbiamo mai terminate, ecco che torniamo su questo piano, portando a livello coscienziale la volontà di completare ciò che è stato iniziato. Questo è ciò che chiamo il nostro destino. Solo che dal destino, dal percorso che hai scelto, si può sfuggire o, nel percorrerlo, ci si può fermare, come un bambino capriccioso che è troppo stanco per camminare ancora, per proseguire. Deviare o fermarsi equivale a condannarsi all’infelicità o una quieta routine, precludendoci la possibilità di realizzare pienamente il nostro Talento e la possibilità di rafforzare un contatto animico che ci permetterebbe di ridestare, una volta per tutte, la consapevolezza della nostra natura spirituale.

Di seguito l’intervista di approfondimento:

Il meccanismo dell’Ego

Gli Ego (sono più di uno in ogni persona) sono lì perché in passato ti hanno difeso da dolori e delusioni. Sono come dei guardiani che cercano di impedire al mondo di andare a stimolare quelle vecchie ferite mai rimarginate. Lo fanno andando a cercare dell’anestetico da applicare sulle ferite in modo da non sentirne il dolore. L’anestetico è rappresentato dagli svaghi, da meccanismi di dipendenza emozionale, dagli attaccamenti e abitudini. Attraverso questi meccanismi la persona ha la sensazione di controllo sulla realtà. In realtà controlla solo una realtà inventata costellata di paure e dubbi prodotti da quelle vecchie ferite. Un esempio di dipendenza può essere la voglia di essere sempre circondato da amici o da persone, ricevere e scrivere messaggini, avere riscontri su Facebook e così via, è il bisogno di considerazione. Un esempio di attaccamento può essere la ricerca di un certo tipo di cibi, un abitudine può essere l’idea che una persona ci chiami tutti i giorni a determinati orari o anche semplicemente il prendere il caffè tutte le mattine (senza caffè la giornata non può iniziare e storie simili, ce ne raccontiamo ogni giorno), e così via. Agli Ego si agganciano i Volador (come li chiama Castaneda), le ombre scure, pronte a caricare di paure, dubbi e false speranze il nostro quotidiano appena gliene diamo l’occasione. Di seguito la puntata radiofonica di approfondimento: