“un seme è un seme e non è in grado di capire, mentre un uomo non è un seme e può comprendere; se però tu sei un seme, non riuscirai a comprendermi: potrai farlo se sei un uomo” OSHO
Iniziai a dedicarmi alla PNL quando avevo 20 anni. Mi rendevo conto di essere troppo timido, di non aver ben chiaro cosa volessi dal mio futuro, pensavo che avessi ancora diverse cose da imparare sulla felicità, inoltre volevo capire chi fossi e come funzionavo. Mi accorgevo di essere alquanto strano, ad esempio mi comportavo, mi approcciavo, in modo diverso con persone diverse. Ero tante persone – “uno nessuno centomila” – per usare le parole del mio primo maestro: Pirandello. Iniziai a diventare bravo con la PNL, con l’Enneagramma, con le tecniche di rilassamento e altro. Mentre aumentavano abilità e competenze il mio ego aumentava di pari passo, ora non ero più così timido, ora ricevevo consensi. Spinto da questi successi esteriori rallentai la mia crescita interiore fino al momento in cui…
Vissi un grosso (perlomeno io lo vedevo tale) insuccesso professionale in un ambito che non era il mio. Pensavo che la formazione e la psicologia non mi avrebbero mai dato molto da mangiare e quindi non disdegnavo di seguire altre strade pur di guadagnare più denaro più rapidamente. Fu una disfatta, ricordo che, per un breve periodo, arrivai a Continua a leggere Guardare con occhi di Verità: un seme è un seme, mentre un uomo non è un seme