La prossima volta andrà meglio?

Quasi sempre non è vero. Andrà come è sempre andata, quante volte devi ancora ripetere le stesse cose, rivivere le stesse illusioni, prima di comprendere?
La mente, con cui ti identifichi quasi del tutto, non è in grado di prendere decisioni che non siano basate su esperienze del passato e su idee e condizionamenti assorbiti dall’ambiente culturale in cui siamo cresciuti. Per questo motivo cambiare è così difficile e tendiamo a ripercorrere strade che consideriamo sicure anche se non ci portano quella gioia e quell’amore cui aspiriamo. In fondo non crediamo neppure che sia davvero possibile sperimentare gioia e amore autentici, così cerchiamo il possesso di cose e persone in modo da allentare il disagio e la mancanza di senso che ci portiamo dentro. Quindi molto spesso intraprendiamo un percorso di conoscenza di sé perché, sotto sotto, speriamo che possa portarci anche e soprattutto dei vantaggi, delle agevolazioni. Il successo della legge di attrazione è dovuto proprio a questo: Continua a leggere La prossima volta andrà meglio?

La relazione di coppia vista da Anima

Due persone s’incontrano, i loro sguardi s’incrociano, iniziano a sorridersi, sentono dentro una piccola luce illuminare i loro cuori, questa è Anima. Poi iniziano a osservarsi, a studiarsi, a fantasticare o a obiettare, questa è Mente. Le anime si sono riconosciute, le menti non ancora. Viviamo la relazione o l’incontro con l’altro sesso, così come qualunque altra cosa nella nostra vita, da tre punti di vista: Mente, Anima e Spirito. Diamo uno sguardo al punto di vista di Anima.

Tutto inizia con il primo incontro, la mente fa le sue considerazioni. Se queste sono positive, inizia a fantasticare e a emozionarsi, fino ad arrivare alle cosiddette farfalle nello stomaco, illusione. Se le anime si riconoscono, qualcosa accade, ma è sottile ed è facilmente offuscato dalla prepotente voce dei pensieri. Non ha a che fare con l’eccitazione, non con quella leggera ansia dell’attesa e neppure con la sensazione d’incertezza, di speranza, o di giudizio. A volte è quel giudizio, quel “sì, ma”, che ti frena nell’interazione con l’altro, altre volte, invece, a interferire nel contatto tra le anime è l’euforia emotiva che maschera la voglia di possesso dell’altro.

Se tutto questo viene superato, e, in alcuni casi possono essere necessari anche dei mesi, se Mente si arrende e si lascia andare alla volontà di Anima, allora Continua a leggere La relazione di coppia vista da Anima

Workshop: il pensiero intuitivo in azione

Bologna (Loiano), 17 e 18 giugno 2017, invia una mail a: info@antoniodelia.it

Il primo workshop italiano per lo sviluppo del pensiero intuitivo. Due giornate intense in cui riprendere contatto con se stessi e trovare la fonte di quelle risposte che troppo spesso cerchiamo all’esterno di noi.

Cosa ci impedisce di rimanere costantemente in contatto con la nostra intuizione? 

Cosa ci impedisce di seguire fino in fondo le intuizioni che ci arrivano?

In una parola: le paure. Quando provi paura non ti fidi di te stesso e quindi non riuscirai a seguire le tue intuizioni fino in fondo. Se la mancanza di fiducia persiste, e si amplia nel tempo, smetterai di essere in contatto con te stesso e riuscirai a sentire sempre meno intuizioni. A questo punto l’ultima carta che  la tua parte profonda si giocherà sarà Continua a leggere Workshop: il pensiero intuitivo in azione

Dialoghi extraordinari: Anima e Amore

“Nel soggetto in ipnosi sono in azione, per così dire, quattro livelli di esistenza: il Corpo, la Mente, lo Spirito e l’Anima ed ognuno di essi può raggiungere livelli di ipnosi differenti. Possiamo mettere sotto ipnosi solo il Corpo o solo la Mente, oppure, in una più sottile esperienza, solo l’Anima o solo lo Spirito…”   Corrado Malanga

È la terza volta che riscrivo quest’articolo. Forse perché di Anima è più facile farne esperienza che parlarne. Puoi sentire Anima quando il corpo inizia a vibrare e, per qualche secondo, il cuore si apre e senti un fiume di energia scorrere al tuo interno. Non confondere Anima con il corpo energetico, con il veicolo sottile che lascia il corpo fisico alla sua dipartita. Anima è un’energia collegata a te ma con una sua autonomia. Appare alla mente come un bambino in età prescolare. Sono proprio i bambini infatti a conservare ancora un contatto costante con Lei. È soprattutto negli occhi di un bambino che sta imparando a camminare che puoi scorgere Anima in tutta la sua bellezza. L’Essere umano è felice fino al momento in cui  Continua a leggere Dialoghi extraordinari: Anima e Amore

Pensiero intuitivo e ferite emozionali – dall’io all’IO

Passiamo la nostra vita identificati nell’io, è la mente di superficie. È come un dittatore che, giorno dopo giorno, ci pilota, riportando continuamente il passato nel nostro presente. Tutto ciò che facciamo, anche i cambiamenti, dal punto di vista dell’io non porteranno quella pace, quella gioia, quella serenità a lungo cercata (anche utilizzando pensiero positivo e legge di attrazione, il piccolo io è solitamente in balia degli Ego).
Poi c’è l’IO. È il nostro sé più ampio: la triade composta da Mente, Anima e Spirito. Nell’avvicinarsi alle parti animiche la mente si ammorbidisce e smette di pilotare tutto il gioco. Ora sono le parti animiche le protagoniste della nostra vita. A questo punto Mente delega a loro le decisioni e si limita a  Continua a leggere Pensiero intuitivo e ferite emozionali – dall’io all’IO

La Storia Infinita 1/3 – prima parte: Mente, Anima, Spirito

Mente, Anima e Spirito hanno sempre vissuto nello stesso stabile. Eppure non erano mai entrati in confidenza.

Mente faceva una vita solitaria, individualista e sempre piena di cose da fare o a cui pensare. Anche quando, in ascensore, si incrociava con Anima o Spirito, non li notava. Era presa a rispondere ad un msg su facebook, ad un sms o era semplicemente immersa nei suoi pensieri. Mente era sempre indaffarata, a guardarla sembrava avesse il peso del mondo sulle sue spalle. Era quasi sempre insoddisfatta, forse per questo motivo non smetteva di pensare e dedicava poco tempo al gioco. I momenti felici duravano poco, Mente non riusciva a concepire uno stato di felicità, gioia e pace costanti. A furia di fare e fare cose, Mente era diventata brava in questo. Trovava il modo di trarre vantaggio dalle situazioni e aveva sviluppato un certo numero di abilità pratiche. Del resto è quello il suo talento: l’azione. Gli riusciva meglio esprimere questo talento quando non era

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La vita procede mentre fai dei programmi (e a volte te li smonta)

Viviamo due vite, alcune volte si incontrano, molte altre no. In una delle due siamo soli, o perlomeno ci sentiamo così, e pensiamo di decidere tutto noi, generalmente sentiamo che dobbiamo cavarcela da soli. La possiamo chiamare la vita della mente di superficie. Ciò che facciamo in questa vita è cercare di metterci al sicuro, cerchiamo delle sicurezze. E’ così che nascono gli attaccamenti. Ci attacchiamo a ciò che ci da sicurezza (cose, persone, situazioni). Tutto, nella nostra prima vita, gira intorno a sicurezza e stabilità. La mente di superficie è in grado di provare solo paura e sottoprodotti della paura: da un lato ansia, angoscia, timore, dubbio, dall’altro eccitazione, euforia, allegria, e altri tipi di stordimenti spesso chiamati, a torto, gioia e amore (i sentimenti sono appannaggio della mente profonda, senza un contatto con essa si vivono semplici emozioni del momento – vedi articolo precedente sul pensiero positivo). Ciò che si può facilmente osservare è che la mente di superficie non riesce a trovare pace: in assenza di emozioni positive e negative si sente semplicemente annoiata e inizia a cercare nuovi stimoli emozionali.

Il denaro e il potere hanno tanto successo nella nostra società perché

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Il pensiero positivo non ti salverà (è più forte di te, proprio non ce la fai)

E’ più forte di te: sono le tentazioni del mondo. E’ l’idea che la prossima volta volta andrà meglio, che le cose sarebbero potute andare diversamente se solo avessi agito in modo differente. E’ più forte di te: cercare la felicità, la gioia, la pace nel mondo esterno. Faresti qualsiasi cosa pur di non rivolgerti all’interno ed iniziare il viaggio dell’eroe. Proprio non ce la fai a guardare dritto negli occhi ciò che sei diventato, a guardare tutto ciò che hai represso, tutto ciò che ti sei costretto a fare per essere accettato, per sentirti figo e di valore, e poco importa se i tuoi sforzi abbiano avuto più o meno successo, stai semplicemente muovendoti in un mondo illusorio; anche il successo è temporaneo, quell’eccitazione svanisce e ritorni a inseguire qualcos’altro.

E’ più forte di te: mille e una volta hai fatto la stessa esperienza eppure non vuoi guardare,

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Dall’Essere bambino all’Essere Realizzato

Pensiamo generalmente di essere cresciuti solo perché l’età anagrafica avanza. E se interiormente fossimo, come società nel suo complesso, rimasti bambini? Per tutta la vita abbiamo curato, nel migliore dei casi, il corpo e la mente intellettuale. Siamo entrati in contatto con diete, trattamenti della pelle, esercizi fisici, e tecniche per il benessere corporeo. Abbiamo studiato, letto, raccolto informazioni di ogni tipo, siamo diventati più furbi e più o meno in grado di procurarci ciò di cui abbiamo bisogno esteriormente.
Eppure continuiamo generalmente a comportarci come bambini. Quando un bambino ha un’aspettativa e poi questa viene delusa si lamenta e se la prende con qualcuno, gli adulti lo fanno. Quando un bambino viene rimproverato assume un atteggiamento da vittima ed è risentito, gli adulti lo fanno. Quando un bambino non riesce a portare a termine qualcosa solitamente insiste, un adulto molla più facilmente. Quando un bambino sbaglia, cade, si fa male, allora piange, a volte si dispera, e dopo un po Continua a leggere Dall’Essere bambino all’Essere Realizzato

Perdersi nel labirinto della mente

Forse la verità è che, nella ricerca di risposte, non hai compreso molto di ciò che hai capito o, nel peggiore dei casi, hai capito una cosa per l’altra. La quantità di informazioni non è ancora diventata energia di consapevolezza, è solo altro ego.

Questo è comprensibile, serve ancora del tempo. Il silenzio deve ancora conquistare il tuo cuore. Prediligi il parlare all’ascolto, e prediligi l’ascolto al sentire. È normale che sia così, il sentire è una proprietà del silenzio interiore.

La grande sfida è il lasciare andare ogni cosa, ogni idea, ogni attaccamento della mente, lasciare andare il passato che ci ha condotto qui, alla miseria interiore malamente celata da un bell’abito, una bella casa o da un auto nuova. Ogni volta che ti lamenti di qualcosa, ogni volta che pensi di meritare di più, ogni volta che lotti contro qualcosa, puoi fermarti un attimo e chiederti: “Perchè sta capitando di nuovo? Cosa non ho ancora compreso?”

Ogni giorno si avvicina il momento in cui dovremo mollare ancora qualcosa. È finito il tempo di prendere, è giunto il momento di restituire e viaggiare liberi e leggeri tornando ad essere chi siamo davvero, e di gioire, semplicemente, per il gusto di sperimentare la vita.