Osserva i tuoi pensieri quando sei un po’ giù, sono sempre gli stessi. Osservali quando sei eccitato per un risultato positivo, sono ancora loro con polarità inversa. Sei sei triste perché ti manca il denaro allora sarai entusiasta quando ricevi del denaro. Se sei triste perché ti manca la gloria allora sarai entusiasta ad ogni briciolo di gloria conquistata. Se sei triste perché ti senti solo solo, allora sarai felice nei momenti in cui quella solitudine viene smorzata dallo stare con altre persone, e così via. Osserva, sono sempre gli stessi pensieri, sono come dei fili che ti portano in giro come si fa con un burattino.
Osserva, è il burattinaio a muovere i fili, Vadim Zeland lo chiama pendolo. Ciò che ti rende triste è anche ciò che ti rende felice ed è ciò che ti manipola, è il pendolo attraverso cui tu sei tenuto in gabbia dalla tua mente. Se Mente perdesse questo appiglio potrebbe perdere il potere che ha e che gli hai concesso esistenza dopo esistenza. Per questo motivo farà di tutto per tenere in piedi questo appiglio.
Se il tuo pendolo è
il denaro, allora ogni volta che ne guadagni molto Mente te lo farà spendere o ti farà addormentare in modo che smetti di guadagnarne. Ad un certo punto ti ritroverai di nuovo a pensare alla mancanza di denaro e il meccanismo di rapina della tua energia si rimette in moto. Se il tuo cruccio è la gloria, allora ad ogni briciolo di gloria conquistata ne vorrai sempre di più, c’è sempre un obiettivo più elevato da raggiungere. Se il tuo pendolo è la solitudine allora anche quando dovessi trovare un compagno che ti sta sempre vicino cercherai di allontanarlo. La tua mente cercherà di mandarlo via trovando mille scuse. In questo modo potrà mantenere il suo potere su di te. Nel momento in cui interrompi questo ciclo ti sentirai in astinenza, tutta quell’altalenanza emotiva è andata. La dose non arriva più, il tuo sfidante è rimasto a digiuno. Entra in quel disagio, osservalo, è la tua salvezza, sei in Purgatorio, c’è da fare ancora un’ultimo sforzo. Il lavoro è dentro, nulla di esterno ti farà felice, è solo un illusione.
I pensieri ti stanno fregando, prega, medita e svegliati. Affidati alle sensazioni, ai segnali, non ai tuoi pensieri. Quando hai un dubbio chiedi, la risposta arriverà quando meno te lo aspetti. L’unico cambiamento possibile non è all’interno della tua mente, è uscire dall’identificazione con la mente. Ogni idea sul riprogrammare la mente è fallace, è solo un modo per calciare il barattolo. Lascia semplicemente perdere la mente, lascia che sia il tuo Spirito a condurti, a guidarti verso ciò che sei davvero. Ma devi desiderarlo, volerlo fortemente, desiderare di conoscere la tua Essenza spirituale, di assaporare il miele del tuo Essere e di vivere in Esso la tua vera natura, l’eternità.
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Veeeero…
Condivido in pieno in tutto ciò che dice..riconosco la dinamica dei pendoli ormai già da un pò di tempo e stò attenta..rimango neutra!
Buonasera,
come si fa a restare vigili su Mente senza che questa diventi quasi un nemico interiore?
La Mente dovrebbe limitarsi a eseguire le indicazioni animiche, invece pretende continuamente di prendere decisioni e pilotare la nostra vita, l’ego ci dà una falsa sensazione di forza attraverso il suo atteggiamento arrogante e pretenzioso. Il primo passo consiste nel rendersi conto di questo e rinunciare a prendere decisioni per la nostra vita. A quel punto non ci resta che affidarci al nostro Spirito, dialogare con Lui ad alta voce, e cercare le sue indicazioni nelle nostre sensazioni e in ogni accadimento della vita quotidiana. Quando hai una domanda a cui non pretendi di dare una risposta mentale, ecco che qualcosa accade, quando meno te lo aspetti, proprio per portarti quella risposta. Puoi approfondire questo aspetto leggendo il nuovo libro: ciò che sei non E’ – wip edizioni