Ogni giorno ti svegli e prendi una decisione: a cosa affidare la tua giornata. Due forze contrapposte entrano in azione. Una di queste vuole convincerti che sei migliore o peggiore di qualcuno, vuole eccitarti per poi deluderti, vuole darti l’impressione di poter scalare montagne per poi buttarti giù dalla sporgenza più alta. Una di queste ti parla a voce alta ed è sempre in agguato, pronta a metterti lo sgambetto proprio nel momento in cui la tua corsa sta prendendo velocità. Una di queste vuole tenerti sotto controllo, occupato in mille pensieri inutili, poco importa se siano sogni di grandezza o pensieri penosi e degradanti.
L’altra forza è silenziosa. È in grado di darti tutto ma non fa promesse. È stabile, poichéciò che è eterno non può essere distrutto. Per il fatto che sia stabile è difficile da vedere così come una montagna risulta meno visibile di ciò che si muove su di essa. L’altra forza è immobile e quindi non suscita altalenanze emotive, è una pace che basta a se stessa. Ogni giorno possiamo prendere una decisione, ma, per poterla prendere, dobbiamo essere capaci di fare distinzioni. Siamo stati abituati ad inseguire qualcosa, per poter correre dietro a qualcosa hai bisogno di cercare ciò che è in movimento. Ciò che è stabile non ti attira. Se non sei capace di distinguere le due forze allora sceglierai la prima, perchè essa apparirà come tutto ciò che c’è. La prima forza contiene il piacere e il dolore, l’illusione della dualità, cercherai il piacere ed eviterai il dolore, ma girerai in tondo. La seconda forza ti chiede di rimanere immobile, fiducioso, mentre osservi tutto ciò che, intorno a te, si muove.
Allora inizi a comprendere la differenza. Ti affidi alla seconda forza. Ti fermi, fino a quando non vedi passare una nuova sirena, e il ballo ricomincia, solo per ricordarti che la pace è solo in te. È in quella montagna al tuo interno, così grande, imponente, maestosa, eppure così difficile da riconoscere, nel turbinio delle distrazioni messe in campo dalla prima forza. Oggi puoi decidere di fermarti, chiudere gli occhi e sederti sulla cima della tua montagna, godendo della “semplice” esperienza di essere… vivo!