PNL ed Enneagramma dei Tipi Psicologici

Prossima data a BOLOGNA (Loiano) il 4 e 5 luglio 2015 – scrivi a info@antoniodelia.it

Il per-corso sviluppa abilità nell’ambito della comunicazione interpersonale e dei tipi psicologici attraverso un metodo didattico che predilige gli aspetti pratici e delega in parte gli aspetti teorici ad un approfondimento personale.

Enneagramma dei tipi psicologici

Grazie agli studi di Claudio Naranjo, l’Enneagramma viene adottato come modello avanzato e fondamento metodologico e scientifico per studi sulle personalità e sulle tipologie psicologiche.

Insieme ad alcuni strumenti di PNL, l’Enneagramma diventa mezzo estremamente rapido e preciso per ottenere, ad esempio, profili attitudinali da cui leggere i talenti di candidati per qualsiasi posizione in azienda, per poter profilare il personale già attivo e preparare un piano incentivi, per capire in pochi minuti il tuo interlocutore, ad esempio in una vendita o trattativa.

L’ enneagramma inoltre si rivela strumento efficacissimo per la conoscenza di sé, delle proprie dinamiche e la gestione delle proprie pulsioni, poiché ci fornisce una mappa interpretativa molto precisa dei nostri atteggiamenti, comportamenti e modi di pensare, oltre che delle persone che ci circondano. A questo livello diventa strumento utilissimo nelle relazioni di aiuto in generale e nelle attività di counseling.

L’obiettivo è sviluppare capacità di: Continua a leggere PNL ed Enneagramma dei Tipi Psicologici

Nasce iFormazione15’, la tua formazione in PNL e dintorni in 15 minuti!

Lo staff di Nuovaformazione.com è lieto di annunciare la nascita di iFormazione15’, una nuova iniziativa che ti permetterà di iniziare a prendere confidenza con la Programmazione Neurolinguistica (PNL), l’Enneagramma dei tipi psicologici, tecniche di Selezione e Gestione Emotiva del PersonaleWeb Marketing e tecniche di vendita, psicologia quantistica,  e altro ancora, il tutto davanti al computer, un tablet o uno smartphone.

Le lezioni, organizzate in pillole settimanali da 15 minuti, sono fruibili gratuitamente da gennaio 2013 sul nuovo portale  www.nuovaformazione.com e da febbraio saranno anche in HD.

Per il momento puoi seguire la prima lezione di iFormazione15’ su: “la mappa non è il territorio” su www.nuovaformazione.com. Buona visione e benvenuto in iFormazione15’, la tua formazione in PNL e dintorni in 15 minuti!

La gestione emotiva della rete vendita

Quando parliamo di rete vendita parliamo di persone che sono in giro tutto il giorno, promuovono prodotti e servizi. Incontrano clienti acquisiti, nuovi clienti, clienti potenziali. Il loro obiettivo é vendere e guadagnare, l’obiettivo dell’azienda è che loro portino soldi. Si organizzano contest, gare di ogni tipo, premiazioni, strategie motivazionali, qualsiasi cosa pur di rendere più produttivi, competitivi e aggressivi i venditori.

Il risultato di questa “strategia di motivazione” nel breve termine sono soldi che entrano per l’azienda, clienti mediamente soddisfatti se il prodotto è davvero utile per loro e un’apparente sensazione che le cose funzionino. Questa sensazione spinge la dirigenza ad investire ulteriormente in questi metodi e ad ampliare la rete vendita con cui, col passare del tempo e l’aumentare dei venditori, costruisce rapporti sempre più impersonali e finalizzati all’unico scopo di aumentare i ricavi per l’azienda.

L’organizzazione deve fare soldi Continua a leggere La gestione emotiva della rete vendita

Corso, con certificazione Practitioner, di Enneagramma dei tipi psicologici e PNL a Bari

Date: 20 – 21 ottobre, 17 – 18 novembre, 15 – 16 dicembre (modulo di specializzazione: Vendite, Risorse umane, Coaching)

Invia una mail a info@antoniodelia.it o visita www.enneagramma.org

Spesso ci chiediamo come mai gli altri agiscano in modi per noi assurdi. Fanno cose che ci sembrano inspiegabili, ad esempio a volte si allontanano da noi, apparentemente senza un motivazione sensata oppure un collega agisce in modo da rovinare quasi senza accorgersene il lavoro del gruppo. In realtà ogni tipo psicologico ha un suo mondo interno tutto da scoprire, a volte è molto diverso dal nostro. Le leve che muovono e motivano i diversi tipi, ognuno con i propri sottotipi, sono forze psichiche molto forti. La loro comprensione ti aprirà un mondo totalmente nuovo di possibilità, sia nella vita personale che professionale.

Il percorso sviluppa abilità nell’ambito della comunicazione interpersonale e dei tipi psicologici attraverso un metodo didattico che predilige gli aspetti pratici e delega parte degli aspetti teorici ad un approfondimento personale.

L’obiettivo è sviluppare la capacità di:

Continua a leggere Corso, con certificazione Practitioner, di Enneagramma dei tipi psicologici e PNL a Bari

Risorse umane o Esseri umani?

In azienda sei definito una risorsa umana, in modo da poterti distinguere dalle altre risorse, macchine e strumenti senza vita utili all’azienda per crescere e prosperare. La nostra cultura è tendenzialmente strumentale e utilitaristica. Tendiamo a valutare cose e persone quasi alla stessa maniera, ci chiediamo se può essere utile alla nostra causa (logica del profitto) o meno. Per mettere al centro la persona, in un’organizzazione, e farla tornare un Essere umano è prima necessario metterla al centro nel sistema sociale in cui viviamo. Le aziende nascono in un contesto sociale preciso la cui mentalità viene inevitabilmente acquisita. In un sistema in cui al centro c’è il capitale e il profitto personale la persona finisce inevitabilmente in secondo piano. Essa diventa strumentale al raggiungimento di un profitto.

Alla base di questa mentalità c’è l’idea che le risorse siano limitate, in realtà non è proprio così. E’ solo che Continua a leggere Risorse umane o Esseri umani?

Quali sono le caratteristiche di un organizzazione umanocentrica

Nel precedente articolo “le caratteristiche di un organizzazione che sia a sostegno dell’essere umano” abbiamo iniziato a comprendere perché quasi tutte le organizzazioni attuali non mettono al centro l’essere umano (organizzazione umanocentrica). In sintesi ciò accade perché al primo posto c’è già un altro fattore: il denaro (organizzazione denarocentrica), che segue la logica del profitto economico. In un società denarocentrica come la nostra quasi tutti danno per scontato che le cose possono andare solo in questo modo, fino ad accettare soprusi e abusi di vario genere. Vediamo qui di immaginare invece un’organizzazione a “misura d’uomo” e di paragonarla ad un’organizzazione tradizionale.

1) Un organizzazione umanocentrica nasce dall’iniziativa di un gruppo di persone che hanno voglia di impegnarsi in qualcosa che li entusiasma. Ognuno di essi svolgerà il lavoro per cui è più portato cercando, nell’organizzazione, la collocazione più in linea con il proprio talento e la propria passione. Il gruppo è formato da Continua a leggere Quali sono le caratteristiche di un organizzazione umanocentrica

Iniziare ad immaginare un’organizzazione che sia a sostegno dell’essere umano

In una organizzazione aziendale e in quasi tutte le organizzazioni finalizzate al profitto molte cose vengono date per scontate. La più importante è che le persone sono al servizio dell’organizzazione, sono subordinate ad essa. Questa idea è così normale e accettata da essere palese, affermata senza riserve, nel momento in cui firmi un contratto di lavoro definito subordinato. Per il momento mi “limiterei” ad approfondire questa idea e le sue conseguenze poiché è un aspetto già molto radicale e necessita di un’ampia visione d’insieme, che ti porti oltre gli stereotipi culturali diffusi, per essere compresa a fondo. In quest’analisi non c’è giudizio. Ci sono persone che sono a proprio agio in un contesto di subordinazione poiché tra i loro bisogni principali c’è quello che sia qualcun altro o qualcos’altro, l’organizzazione in sé, a definire ciò che è giusto e sbagliato per loro e a dettare i ritmi e le linee guida. È una condizione di cui solitamente ci si lamenta quando la si ha e si lotta per averla quando non la si ha. Del resto l’idea stessa di libertà e autodeterminazione è dinamica e diventa più ampia col passare del tempo, in assenza di fenomeni ostacolanti, attraverso la presa di coscienza delle proprie potenzialità.

Tornando all’idea, generalmente data per scontata, che le persone siano al servizio dell’organizzazione, vediamo la prima implicazione: l’organizzazione è più importante di te, quindi i tuoi bisogni vengono messi in secondo piano. Continua a leggere Iniziare ad immaginare un’organizzazione che sia a sostegno dell’essere umano

I vantaggi del modello collaborativo per la rete vendita e le organizzazioni

 

A scuola ci hanno abituato a svolgere i compiti in classe e gli esami in genere in autonomia, da soli. Ci dicevamo che non potevamo suggerire o aiutare i nostri compagni. Dovevamo cavarcela da soli e cercare di fare meglio degli altri. Le stesse persone che fino a pochi minuti prima erano i tuoi compagni e i tuoi amici, al momento dell’esame, diventano a un tratto quasi dei nemici da cui guardarsi. Essi potrebbero eguagliare i nostri risultati e minacciare il nostro primato. Gli individui competitivi emergono nella nostra società poiché questa è strutturata in modo competitivo. Le aziende ne seguono l’esempio, ma è proprio vero che non ci siano alternative migliori?

Se parliamo di gestione di reti vendita, l’utilizzo del modello competitivo è decisamente diffuso rispetto al modello collaborativo. Tra le tecniche motivazionali legate a quel modello ci sono la pubblicazione dei risultati di vendita, di una classifica simile a quella dei campionati sportivi. Ci sono meeting in cui i migliori vengono pubblicamente premiati. Il sistema dei compensi rispecchia interamente questo modello, chi porta più vendite guadagna di più. Il risultato è che alcune persone eccellono e portano buoni risultati per l’azienda e molte altre Continua a leggere I vantaggi del modello collaborativo per la rete vendita e le organizzazioni

Gli obiettivi aziendali delle organizzazioni di domani

Quando chiedi alla dirigenza quali sono i loro obiettivi aziendali forse inizieranno a rispondere con dei giri di parole. Poi si finirà a parlare di fare più fatturato e profitti. L’idea di base è che l’azienda cresce solo se fa più profitti, se fa più soldi. Oggi questa idea ha evidentemente mostrato i suoi limiti poiché produce risultati a costi troppo elevati: stress, malcontento, demotivazione, conflitti e conseguente spreco di tempo e risorse per trovare soluzioni a questi “effetti collaterali”. Ad esempio hai notato che se due figure chiave, come il responsabile vendite e il responsabile telemarketing, sono in conflitto le vendite ne risentono?

I profitti sono una componente trasversale, una conseguenza di tre obiettivi davvero importanti.

Vediamo insieme quali sono le tre priorità di un azienda sana e che rimane tale nel lungo periodo: Continua a leggere Gli obiettivi aziendali delle organizzazioni di domani

Come motivare un operatore telemarketing

Perché la motivazione tradizionale non funziona?

L’operatore telemarketing, a differenza della maggior parte dei venditori, non desidera diventare sempre più bravo nel suo lavoro, per il semplice motivo che, in realtà, non vuole quasi mai fare quel lavoro. Per lui è un’attività di ripiego che svolge mentre sogna un futuro differente. È un’attività di ripiego che a volte finisce per durare molto a lungo. Con il passare del tempo, il fatto stesso di andare a fare quel lavoro ogni mattina inizierà a ricordargli che i suoi sogni si stanno infrangendo sugli scogli delle difficoltà della vita. Inizierà a lavorare accumulando amarezza, in modo incostante, e quando un trainer o un consulente va a dirgli che la realtà dipende da loro o che possono migliorare nel gestire le obiezioni dei clienti, allora quell’amarezza viene fuori. Tutto questo senza considerare che ogni giorno gli operatori ricevono diversi rifiuti, più o meno cordiali, che mettono a dura prova il loro stato d’animo e il loro focus.

Spezzare questa dinamica è davvero possibile solo se si è disposti a: Continua a leggere Come motivare un operatore telemarketing