Fare ciò che ami ed altri insegnamenti

Spesso sento parlare del fatto che sia importante fare ciò che ami per trovare il proprio posto nel mondo e sentirsi in pace. Questo è vero ma, come moltissimi insegnamenti, è stato spesso frainteso. Se fosse stato compreso chiaramente allora molte più persone, immerse nella ricerca interiore, a caccia di risposte per realizzare la propria vita, avrebbero iniziato a fare ciò che gli piace e trovato la propria strada. Eppure non è così, è più facile trovare tante persone che sanno parlare bene, descrivere, discutere su molti insegnamenti. Pochissimi invece li mettono in pratica con consapevolezza. 

Questo accade non tanto per cattiva volontà quanto per una incomprensione di fondo molto sottile: non è chiaro a chi ci stiamo riferendo quando diciamo “io”. Così, non sapendo chi siamo, spesso scambiamo per “io” ciò che non siamo e ci chiudiamo all’ascolto della parte più profonda di quel “io”. Ecco che qualsiasi insegnamento che ci viene trasmesso sembra non funzionare così bene con noi, oppure funziona in modo altalenante, perché l”io” che coglie l’insegnamento è solo una parte di ciò che sei. Quando diciamo “io” ci riferiamo perlopiù alla nostra mente, siamo identificati totalmente con essa. Continua a leggere Fare ciò che ami ed altri insegnamenti

La resistenza al cambiamento

Si sente spesso parlare di cambiamento. Ma cosa significa questa parola? Perché viene quasi sempre associata a qualcosa di buono? La parola cambiamento evoca la possibilità di passare dall’esperienza attuale ad una esperienza che la mente considera migliore. Per questo motivo viene apprezzata. La mente proietta su quella parola i suoi desideri. Sei tentato a seguire ciò che ti promette un cambiamento proprio perché in quella parola hai riversato i tuoi desideri. Cambiamento = desideri e aspettative mentali. Ma sappiamo bene che la mente mente continuamente quindi questo tipo di cambiamento orizzontale è quasi sempre inutile per l’autentica realizzazione del sé.

Un cambiamento di tipo verticale tende invece a mettere in discussione l’investimento della mente su ciò che le dà sicurezza. La mente tiene a quei legami e vuole mantenerli perché li vive come positivi, in questo modo perde l’opportunità di fare dei salti e tende ad avvitarsi su se stessa facendoti semplicemente girare in tondo.

La crisi

A tutti accade di tanto in tanto di entrare in crisi. Osserva il meccanismo nei bambini. Quando non ottengono ciò che desidera la mente reagiscono, alcuni piangendo, altri strillando, altri ancora chiudendosi e ritirandosi. Lo stesso accade agli adulti. La nostra mente ha delle abitudini, ha creato dei punti di riferimento che la fanno sentire al sicuro. La crisi giunge quando uno o più di queste sicurezze, di questi punti di riferimento, viene messo in discussione. Essa vuole spingerci ad andare oltre, ma per andarci dobbiamo lasciare andare qualcosa di vecchio, a volte una semplice abitudine, a volte è un condizionamento, una paura, un dolore antico.

La crisi è più forte quando il cambiamento coinvolge qualcosa che va a modificare l’immagine di sé. Così tu hai sempre pensato di essere qualcuno, ma qualcosa inizia a cambiare dentro e fuori di te. Quel qualcuno ti sta stretto. Inizi a scoprire di Essere qualcos’altro, Continua a leggere La crisi

PNL ed Enneagramma dei Tipi Psicologici

Prossima data a BOLOGNA (Loiano) il 4 e 5 luglio 2015 – scrivi a info@antoniodelia.it

Il per-corso sviluppa abilità nell’ambito della comunicazione interpersonale e dei tipi psicologici attraverso un metodo didattico che predilige gli aspetti pratici e delega in parte gli aspetti teorici ad un approfondimento personale.

Enneagramma dei tipi psicologici

Grazie agli studi di Claudio Naranjo, l’Enneagramma viene adottato come modello avanzato e fondamento metodologico e scientifico per studi sulle personalità e sulle tipologie psicologiche.

Insieme ad alcuni strumenti di PNL, l’Enneagramma diventa mezzo estremamente rapido e preciso per ottenere, ad esempio, profili attitudinali da cui leggere i talenti di candidati per qualsiasi posizione in azienda, per poter profilare il personale già attivo e preparare un piano incentivi, per capire in pochi minuti il tuo interlocutore, ad esempio in una vendita o trattativa.

L’ enneagramma inoltre si rivela strumento efficacissimo per la conoscenza di sé, delle proprie dinamiche e la gestione delle proprie pulsioni, poiché ci fornisce una mappa interpretativa molto precisa dei nostri atteggiamenti, comportamenti e modi di pensare, oltre che delle persone che ci circondano. A questo livello diventa strumento utilissimo nelle relazioni di aiuto in generale e nelle attività di counseling.

L’obiettivo è sviluppare capacità di: Continua a leggere PNL ed Enneagramma dei Tipi Psicologici

Workshop: riconosci il tuo talento e realizza la tua chiamata

La maggior parte delle persone fa un lavoro che non ama. Molte persone fanno un lavoro che pensano di amare ma non decolla come vorrebbero poiché, in realtà, non rispecchia i propri talenti naturali. Alcune persone fanno ciò che amano ma non credono in ciò che fanno e quindi tutto va a rilento. Poche persone fanno ciò che amano e diventano tutt’uno con esso, non distinguono tra lavoro e tempo libero quindi fanno la vita che hanno scelto.

il workshop è dedicato a tutti coloro che:
– hanno un lavoro dipendente e si sentono in gabbia
– stanno cercando la propria strada e il proprio posto nel mondo
– hanno compreso il proprio talento ma non trovano una via per realizzarlo
– pur lavorando in proprio e facendo ciò che amano, non riescono a conquistare il successo che meritano
– hanno compreso che siamo qui per qualcosa di più che semplicemente lavorare, guadagnare, spendere!

Continua a leggere Workshop: riconosci il tuo talento e realizza la tua chiamata

Le due storie della nostra vita

C’è una storia della nostra vita che ha a che fare con il nostro destino. È una storia che ci porta a noi stessi, che ci appartiene dal momento stesso in cui nasciamo, è fatta d’amore e di fiducia. La portiamo dentro e a un livello più profondo la conosciamo già. Poi c’è un’altra storia. È la storia che conosciamo tutti, fatta di paura e insicurezze. È la storia in cui rinunciamo a noi stessi per uno stipendio, tradiamo il nostro o cuore per arricchirci, rinunciamo ai sogni per le sicurezze, ci sentiamo inadeguati o altro di simile.

Carla lavora nel reparto psichiatrico di un importante ospedale di una città del nord come infermiera. Ha una cinquantina d’anni, vive sola nell’appartamento che era dei genitori. Ha un lavoro sicuro e guadagna abbastanza da poter togliersi i suoi sfizi. Eppure si rende conto di stare vivendo una vita che non le appartiene e che, a un certo livello, non ha neppure scelto lei: “Nella mia vita sono sempre stata vittima di qualcosa che mi portava malessere, non ho mai capito cosa, so solo che mi ha condizionato e bloccato” dice. Dopo aver lavorato in gruppo nei workshop e aver preso confidenza con il nostro modo di lavorare e con gli aspetti teorici su cui si basa il nostro modo di procedere, inizia gli incontri di regressione. E’ in uno di questi incontri che emerge un ricordo rimosso, aveva visto il padre baciare una donna che non era la mamma, il papà aveva tradito la mamma? Continua a leggere Le due storie della nostra vita

Fuori dalla gabbia

“Le persone sono manipolate come i burattini, non sono libere e così sbagliano, soffrono e provocano sofferenze”
Spirito, canalizzazione di C.

Ci sentiamo in gabbia, è come un confine invisibile che a volte percepiamo ma non riusciamo a oltrepassare. Nella vita quotidiana questo si manifesta attraverso la sensazione di non riuscire ad andare oltre, a spiccare il volo, a vivere davvero. La coperta è sempr corta: lì dove guadagno più denaro allora ho poco tempo per me, dove ho più tempo per me allora ho difficoltà economiche, dove dedico molto tempo alla carriera è la relazione di coppia a essere trascurata e traballare.
“Sono stata dentro una gabbia e non me accorgevo” sono le parole di C. mentre, in stato di rilassamento profondo e trovato il contatto con l’animale guida, procediamo alla pulizia del corpo sottile. Si riferiva ai fili metallici che partivano dalla testa e permettevano al suo sfidante di burattinarla, amplificando pensieri non del tutto suoi. “Tanti piccoli serpenti escono dalla testa” dice, sono tutte le forme pensiero create negli anni da queste convinzioni limitanti.
Ma questa realtà è difficile da accettare perché troppo radicale. Siamo circondati da energie invisibili a chi non vuole vedere, svegliarsi significa anche iniziare a volgere lo sguardo verso ciò che abbiamo sempre tenuto nascosto. L’oscurità è dove il nostro sguardo, la luce della nostra consapevolezza non è ancora giunta…

Per approfondire:

Ciò che sei non È, il libro

Il libro, giunto alla seconda edizione, è ordinabile presso le migliori librerie esoteriche e indipendenti. Segnalo inoltre il link de Il Giardino dei Libri e IBS. Disponibile anche l’eBookVedi il calendario delle presentazioni e dei workshop collegati al libro.

Viviamo realtà che non ci appartengono. L’essere umano si immedesima in una vita non sua creando delle realtà illusorie. In questo modo perde di vista l’Essenza. Il risveglio consiste in questo: accorgerti che ciò che credevi di essere, in realtà, non lo sei. Il primo scopo di questo libro è accompagnarti più in profondità in questa esplorazione. Quando diciamo “io” ci riferiamo perlopiù alla nostra mente, siamo identificati totalmente con essa. Ci sembra davvero davvero che il binomio mente/corpo, con i suoi pensieri ed emozioni, sia tutto ciò che esiste. Questo è il maggior ostacolo all’applicazione di qualsiasi insegnamento di vita ci sia stato tramandato.

Oltre alla dimensione terrena esiste un infinito “universo spirituale”, organizzato in dimensioni perlopiù atemporali e collegato a quello materiale. L’uomo visita questo universo con regolarità attraverso il suo veicolo sottile, in particolari stati di coscienza di cui è solitamente inconsapevole. È in questo spazio che Continua a leggere Ciò che sei non È, il libro

Emozioni (Mente), Sentimenti (Anima), Sensazioni (Spirito)

Inseguiamo le emozioni positive e sfuggiamo quelle negative. Consideriamo le emozioni qualcosa che ci fa sentire vivi. Ma è davvero così? Dopo tutte le emozioni che hai sperimentato e continui a sperimentare nella vita quanti progressi ha davvero fatto la tua consapevolezza? Quali sono i pezzi mancanti? Il video allegato è un ampio estratto della prima di una serie di puntate, in onda sulla web radio sole quantico, tratte dagli insegnamenti del libro: ciò che sei non E’. Buon ascolto.

Chi si ferma è perduto?

Potremmo schematizzare il percorso di vita di ognuno vedendolo su due dimensioni e mezzo. C’è un piano orizzontale, che con il tempo diventa la nostra cosiddetta zona di comfort o di sicurezza, e una linea verticale, quasi invisibile, che regge altri piani orizzontali a una certa distanza uno dall’altro, sia in alto che in basso rispetto al piano su cui siamo ora. Solitamente ci muoviamo nel quotidiano su uno dei piani orizzontali, trattenendoci molto più a lungo di quanto sia necessario. Difatti, col tempo, lo esploriamo quasi tutto, fino a che smette di riservarci grosse sorprese. Diventa, nel bene e nel male, una zona di sicurezza. Quando un cambiamento avviene su questo piano è un cambiamento apparente. Continua a leggere Chi si ferma è perduto?