La ricerca della felicità distorta

Il percorso di consapevolezza non è complicato in sé, lo è diventato a causa di abitudini sociali ormai radicate. L’essere umano insegue la felicità per tutta la vita. Questo sembra essere una cosa buona, tutti abbiamo diritto a cercare la nostra realizzazione, eppure non lo è per un semplice motivo: abbiamo frainteso il significato della parola felicità.

La nostra società attribuisce alla parola felicità il significato di sicurezza, comodità e libertà nel senso di poter fare ciò che ci piace di più. Quindi la ricerca della felicità diventa una ricerca di sicurezza, comodità e libertà di fare ciò che soddisfa il nostro ego. Alcuni mettono davanti la sicurezza, altri la comodità, altri la libertà, ma quasi tutti aspirano a un mix di questi tre elementi. La nostra vita è plasmata dalle nostre priorità, quindi ciò a cui diamo più importanza è ciò che riusciremo a conquistare. Il guaio di questa idea di felicità è che in realtà non troveremo una vera pace o serenità sia se non riusciamo a conseguire questi obiettivi sia se ci riusciamo. Perché, alla base, è il concetto di felicità ad essere stato distorto e a portarci fuori strada rispetto al naturale sviluppo dell’Essere umano armonico. Questo tipo di ricerca non ha a che fare col vero significato di felicità ma ha a che fare con la ricerca del vizio poiché la gola, l’accidia, la lussuria e la ricerca del profitto individuale sono messi al centro della propria vita. E’ in questo modo che la ricerca della felicità porta quasi sempre ad un finale infelice, anche se a volte “di successo” agli occhi degli altri, ed ad una vita in cui non riusciamo mai a conoscere e sperimentare l’Amore.

Qual’è allora il vero significato di felicità? viene dal greco eudamonìa, composto da eu, buono, e daimon, genio, demone. Potremmo tradurlo con spirito buono, quella parte più profonda presente all’interno di ogni Essere umano che è lì per guidarlo. Colui che è in contatto con quella parte più profonda viene guidato al contatto con Anima, per sua natura vitale e gioiosa come un bambino che gioca amabilmente. Iniziare questa ricerca significa in realtà rinunciare proprio alla sicurezza per sostituirla con la Fede, rinunciare alla comodità e sostituirla con l’ascolto di sé e l’azione, rinunciare alla libertà nel senso di fare ciò che piace e sostituirla col fare ciò che va fatto, seguendo le indicazione di quello “spirito buono” che è al di là della mente e sa chi sei davvero. Il suo compito è guidarti a scoprirlo. Spesso l’essere umano è invece guidato dal “demone cattivo” che alimenta il proprio ego, Carlos Castaneda lo chiamava: il Volador. Entrambe le forze sono nel nostro campo psicologico, la consapevolezza consiste anche nel saper distinguere tra una e l’altra forza e poi nello scegliere l’eudamonia, la felicità, lo spirito buono. Dalla sua guida è nato l’Ecovillaggio Albero della Vita e la scuola di Counseling Transpersonale. In questo consiste il nostro lavoro: aiutare le menti a distinguere tra le due spinte e riappropriarsi della capacità di scelta, un muscolo poco valorizzato nella società moderna che spesso invece pretende di dirti ciò che è meglio per te, spingendoti a delegare ampie porzioni della tua vita in nome della comodità e della sicurezza.

Riconoscere le indicazioni intuitive

Una delle tappe in cui arriva un ricercatore della Verità è quella in cui comprende che la propria mente non può portarlo a sperimentare quella gioia, l’amore, quella pace che cerchiamo per tutta la vita provando a seguire diverse strade. Il meglio che la mente può fare è realizzare, per un periodo limitato, un presunto equilibrio attraverso la costruzione di una zona di comfort fatta di sicurezze e comodità. In poche parole la mente cerca di realizzare una prigione piacevole che ha il vantaggio di proteggerlo da pericoli e problemi. Ma questo non è lo scopo della vita dell’essere umano sul pianeta. C’è una forza che è al di là della mente e può guidarci. Essa ci mostra la nostra direzione e ci aiuta a sviluppare il smcorraggio, la determinazione e la centratura necessaria a seguire quella direzione fino in fondo.

Dialogo con la Guida Interiore – l’audiolibro

Molte menti sono diventate capricciose, questo è accaduto anche per il fatto di essere cresciute in una società sfilacciata, che ha messo in secondo piano il contatto con le persone e quindi il contatto col sé più profondo, solo per un tozzo di pane in più, per inseguire oggetti e vantaggi materiali. Eppure molti esseri umani sentono la spinta a cercare, iniziano a rendersi conto che c’è qualcosa che non va. Molti portatori di voce cercano di aiutarti a comprendere come funziona la tua mente e i limiti in cui si è rinchiusa attraverso paure e atteggiamenti da vittima o da carnefice. Ma spesso essi non mettono in discussione il sistema in cui la mente è stata rinchiusa e propongono di inseguire una realizzazione nel contesto che tutti conosciamo. Questa realizzazione indubbiamente è possibile per la mente, più difficilmente lo è per Anima. Quindi puoi fare strada nel sistema, ma probabilmente dovrai rinunciare al sentimento, poiché esso in molti contesti è vissuto come fosse una debolezza che ostacola il profitto personale.

Il sistema, nei secoli, ha fatto in modo che l’essere umano desse molte cose per scontato. Gli obiettivi e i desideri sono spesso preconfezionati. Storie, film e canzoni ci trasferiscono, ad esempio, una idea di amore romantico che alimenta altalene emozionali. Tutto questo accade mentre un relativamente piccolo gruppo di persone prende ogni giorno per noi decisioni importanti, che siamo stati abituati a delegare, sul modo in cui dobbiamo curarci, sul lavoro, sulle attività che si possono svolgere, sulla nostra possibilità di approvvigionamento alimentare ed energetico, e così via. Perché abbiamo delegato così ampi spazi della nostra vita? Ci rimane quella che chiamiamo vita personale, ciò che chiamiamo carriera, in realtà anche in questi ambiti non sono certo che tu abbia davvero deci qualcosa. Ci inducono a scegliere ciò che viene considerato bello o conveniente, non ciò che appartiene davvero al nostro percorso di vita.

Questo audio libro tratto dall’omonimo libro di Claudio Guarini ti permetterà di avere risposte non da una mente ma da una parte più profonda, al di là di ogni mente. La conoscenza che contengono queste risposte potrebbe risuonare con quella parte più profonda che è anche al tuo interno, è lì per guidarti, in attesa che ti accorga della sua presenza un pò come il grillo parlante fece con Pinocchio.

Buon ascolto

Un Ponte per il Nuovo Mondo – convegno nazionale 2019

Molti si rendono conto che il nostro modo di vivere non è l’unico possibile. Albero della Vita e i suoi abitanti parlano della loro esperienza nel villaggio olistico in espansione già attivo da 18 mesi in provincia di Bologna. Vi faranno vivere un pezzetto di quella esperienza anche attraverso esercizi esperienziali, al fine di iniziare a sperimentare la propria parte più profonda e autentica, che troppo spesso rimane sepolta al proprio interno.

È previsto uno spazio ludoteca gestita dallo staff di imparando a Volare, inoltre sarà possibile venire con tutta la famiglia anche se qualche componente non partecipa al convegno.

Sono inclusi vitto e alloggio per una notte. I bambini fino a 11 anni possono usufruire del servizio ludoteca. Gli adolescenti saranno seguiti da due persone dello staff di imparando a volare per fare degli esercizi in una saletta separata e delle uscite pomeridiane in paese.

Convegno nazionale: un ponte per il nuovo mondo.
2 e 3 marzo a RICCIONE. iniziamo alle 10.30 del 2 marzo fino alle 17 del 3 marzo. Per info scrivimi in privato.
Puoi venire con tutta la famiglia. Sono allestiti tre spazi distinti per: adulti, adolescenti (Imparando a Volare), bambini (meditagioca).

“Ci sono due modi di vivere la vita. Il primo consiste nel lottare o perlomeno aspirare a ottenere ciò che vuoi dalla vita. Il secondo nell’ascoltare, comprendere e seguire ciò che la vita vuole da te.”

JoyLab 2018 – il senso più profondo della mia vita

Molte cose vengono dette nel mio nome, ma pochi sono in grado di discernere e così in tanti si fanno portare su strade che non hanno a che fare con la verità ma con l’illusione. Il tuo superiore

JoyLab 2018 a Bologna, Vicenza, Rimini, Milano – scrivi a info@antoniodelia.it

Arriviamo sul pianeta e nessuno ci dice il perché siamo qui, cosa dobbiamo fare e cosa vuole la vita da noi. Ci viene semplicemente detto, a volte in modo fin troppo sintetico, come sopravvivere e come seguire emozioni piacevoli cercando di evitare quelle spiacevoli (i cosiddetti problemi). Eppure dentro di noi sappiamo che non può essere tutto qui… Continua a leggere JoyLab 2018 – il senso più profondo della mia vita

Open Day del 13 e 27 ottobre 2018

A novembre, per la prima volta in Italia, oltre alla nona edizione del percorso di Counseling Transpersonale, partirà il primo gruppo giovani (18-26 anni) della scuola. 7 weekend interamente dedicati ad una circoscritta fascia di età in modo da affrontare nello specifico i temi del talento, del percorso di vita e della ricerca di Sé con una prospettiva mirata. Il percorso è prevalentemente pratico e prevede un tutoring settimanale che ti segue anche quando non sei fisicamente a “scuola”.

Per l’occasione sono previste due giornate aperte per conoscere il luogo, le persone e iniziare a sperimentare il nostro lavoro. Il 13 ottobre è dedicato a giovani fino a 25/26 anni e adolescenti (insieme ai loro genitori). Il 27 ottobre è dedicato agli adulti. Ci siamo resi conto che ogni fascia di età vive dubbi e difficoltà diverse, questo ci ha portato a differenziare il percorso verso la scoperta del proprio potenziale interiore e il proprio Sé autentico.

L’appuntamento è a Camugnano (BO), la mattina (ore 10-13) è dedicata a un seminario introduttivo di gruppo, prepareremo un buffet per la pausa pranzo e poi il pomeriggio sarà dedicato ai colloqui individuali per chi vorrà avere un confronto diretto con noi. Potrai anche toccare con mano la comunità olistica che stiamo realizzando, conoscere le persone, la fattoria, lo sviluppo della parte agricola e il progetto di autosufficienza energetica. Continua a leggere Open Day del 13 e 27 ottobre 2018

Comunità Olistica Albero della Vita

E’ sempre più evidente il fatto che viviamo in tempi particolari. Potremmo chiamarlo tempo di confine. Stiamo per giungere al capolinea di uno stile di vita che non ci soddisfa più e ha un prezzo troppo alto per l’Essere umano. Sto parlando di quello stile di vita che ci porta a cercare un lavoro per sopravvivere e fare carriera e ci porta a vivere “isolati” in appartamenti che alimentano solitudine e nevrosi dandoci in cambio una parvenza di sicurezza e autonomia. Per mantenere questo stile di vita la mente è portata ad alimentare il meccanismo del dare e avere. Quindi da un lato si sforza anche di fare cose che alimentano un disagio dall’altro cerca un premio derivante dall’aver svolto con successo quelle attività, gli svaghi. Entriamo così in un circuito di doveri e svaghi i quali servono a evadere dal quotidiano che nel lungo termine viene vissuto come una serie di impegni e obblighi. A nulla serve cambiare, auto, casa o partner. Passato il periodo di entusiasmo iniziale quella insoddisfazione di fondo torna a manifestarsi. Anche quando sembra che finalmente tutto sia al suo posto, tutto si sia sistemato e le cose vanno bene, a un certo punto, quando meno ce lo aspettiamo, qualcosa torna ad andare storto, cioè in modo diverso dalle nostre aspettative.

Vivere così, nella speranza che ciò che chiamiamo problemi rimangano alla larga da noi, è un modo molto povero di affrontare la vita. Significa rinunciare a comprenderne il senso più profondo e il compito per cui siamo giunti sul pianeta. L’essere umano ha legami antichi con tanti altri, in tempi remoti c’era l’usanza di vivere in tribù. Le moderne comunità o ecovillaggio altro non sono che il ritorno di quella spinta ancestrale a riunirsi in tribù e uscire dall’isolamento a cui ci siamo condannati in nome di un individualismi che alimenta competizione e malessere per la maggior parte delle persone. E’ una competizione che diventa a tratti senza scrupoli e tende a schiacciare l’essere umano in nome di un profitto materiale fine a se stesso. Come siamo arrivati a farci convincere che questo sia l’unico modo di vivere la nostra vita. Nel video allegato c’è un estratto del documentario che stiamo preparando che ha come tema la nostra interpretazione della tribù dei nostri tempi: Comunità olistica ALBERO DELLA VITA – #trailer

Aspettative e delusioni, due facce della stessa medaglia

Alla fine la vita ci mette sempre di fronte ai nostri limiti, per quanto noi cerchiamo di evitarlo. Può accadere più lentamente o più rapidamente, ma di certo prima o poi accade. Può essere con piccole cose come una incomprensione o con cose che sembrano più grandi, o anche attraverso situazioni che all’inizio sembrano addirittura belle alla mente.

Dietro ciò che vorremmo evitare c’è la parte di noi che vogliamo nascondere, anche a noi stessi. Ho osservato come molti dei nostri disagi derivino dalle aspettative. Queste ci sono sempre anche quando sembra che non sia così. Credo che le emozioni (non i sentimenti) siano prodotte principalmente dalle aspettative, positive (eccitazione) o negative (ansia, depressione…). Le aspettative sono alimentate dal Continua a leggere Aspettative e delusioni, due facce della stessa medaglia

Mettersi in ascolto, il libro

Tratto dal libro: Mettersi in Ascolto – dialoghi canalizzati dai diplomando della scuola di Counseling Transpersonale – lo trovi anche su Amazon a questo link

Spirito: Anche la tua mente cerca ancora illusioni. Ogni volta che ognuno di voi cessa di desiderarle, qualcun altro comincia a comprendere. È come un’informazione trasmessa ovunque che diventa un campanello d’allarme per chi rischia di continuare a perdersi nel limbo della propria mente.

Claudio: Cosa devo fare allora?

Spirito: Sii uno strumento della verità, non un detentore. La tua mente si trova in una fase che, nella storia “Il signore degli anelli”, viene chiamata terra di mezzo. La compagnia dell’anello era composta da coloro i quali sarebbero andati incontro al destino di quell’anello. Esso rappresentava il po-tere della realizzazione dell’essere umano completo. Quello stesso potere era in grado di prendere strade deviate dal lato oscuro. In cosa consiste quel potere realmente? Nella conoscenza. Chiunque può usare la conoscenza, sia a fin di bene che di male. Sono due lati della stessa medaglia.

Claudio: Ma la terra di mezzo cosa rappresenta? Cosa vuol dire che io mi trovo lì?

Spirito: Significa che ti stai dirigendo verso la torre dove si trova l’occhio di Sauron, colui che vuole usare la conoscenza attirando la tua attenzione verso il lato oscuro al fine di depotenziarti e infine distruggerti. Ma la conoscenza è un’ar-ma che, senza la verità, ossia senza la visione di entrambi i lati della medaglia, può solo condurti su strade che non sono le tue. Ti stai recando lì per distruggere il lato oscuro di quell’anello e comprendere che il reale potere non è dominio e distruzione. I personaggi della compagnia dell’anello sono i tuoi aspetti psicologici, sono le tue virtù, i tuoi attaccamenti, le tue paure, i vari aspetti della tua personalità. Ognuna di loro può prendere il sopravvento sull’altra o su te stesso e, durante questo viaggio, nonostante possano prevalere l’una sull’altra, saranno per te un aiuto importante, perché imparerai a conoscere tutto quello che sei e anche ciò che non sei. Emergeranno lati di te che credevi di non avere, imparerai a conoscere la paura e il coraggio, la disperazione e la forza di volontà. Potrai finalmente sperimentare la vera fede. Una fede fatta di pura azione e determinazione verso il tuo destino.