Perché ho difficoltà a chiedere un compenso quando faccio ciò che amo? Dialogo su lavoro e denaro

Oggi un lettore del blog, a cui sono molto grato per l’affetto dimostratoci nel tempo, mi ha posto una domanda interessante su lavoro-che-piace e denaro, questo è il dialogo che ne è venuto fuori:

Giovanni
ciao antonio posso farti una domanda di “psicologia economica”?

Antonio D’Elia
ciao Giovanni!
dimmi tutto

Giovanni
stasera vendo i miei libri nella serata di presentazione, ma quando devo prendere i soldi mi sento sempre a disagio come mai?
Devo dire che il lavoro c’è e i risultati sono belli

Antonio D’Elia
ti capisco

Giovanni
ma quando mi pagano mi sento non bene, può essere il solito retaggio sul denaro che è sporco che è del diavolo etc etc? che ne dici?

Antonio D’Elia
ciò che fai lo fai col cuore, non per il mero guadagno.
D’altro canto uno degli elementi del nuovo mondo è il fare del proprio dono, del proprio talento, il proprio lavoro in modo da iniziare a non distinguere tra lavoro e tempo libero.
In questo senso, per come è strutturata ora la società, serve anche il denaro. Quindi, prendendo un equo compenso per ciò che fai con amore, dai semplicemente l’esempio di come ci si possa costruire una vita in sintonia con se stessi, stai aiutando le persone senza accorgertene.

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Sei sicuro di pensare positivo?

Ho osservato che il pensiero positivo è stato da molti frainteso. È un primo passo di preparazione alla consapevolezza, un esercizio di attenzione, non rimanere bloccato lì. In che modo viene applicato questo approccio nella vita quotidiana? Osserva. Uno dei modi più diffusi lo chiamo: scappare dal negativo (dal dolore, dalla sofferenza, dalle delusioni e simili). In questo caso il pensiero positivo diventa un rifugio, un modo per scappare. Da cosa? Dalle paure e dalle insicurezze. Se pensare positivo per te significa non pensare al negativo, voltare la testa dall’altra parte, allora è solo un modo per non affrontare qualcosa che è entrata nella tua vita.

È come entrare in casa e intravedere delle macchie su un lato del pavimento, l’altro lato invece è pulito. Decidi di pensare positivo e quindi ogni volta che entrerai a casa guarderai solo il lato pulito del pavimento. Questo non ti aiuta a crescere. Continua a leggere Sei sicuro di pensare positivo?

Cosa stai facendo della tua vita?

La maggior parte degli Esseri umani cerca la bellezza, il benessere, la felicità, il riconoscimento, l’amore. Cerca tutte queste cose fuori da sé. Al primo posto c’è il denaro, il benessere materiale, le comodità. Attraverso il benessere materiale è possibile sperimentare le comodità, la bellezza, il potere, la libertà, ma sperimenterai tutto ciò solo esteriormente. Nel frattempo, al tuo interno, il denaro, la materia prenderà possesso di te come fosse un demone, ne diventerai dipendente. Continua a leggere Cosa stai facendo della tua vita?

Comunicare con Dio

DAL LIBRO CONVERSAZIONI CON DIO DI NEALE DONALD WALSCH – PAG. 3

Neale: come parla dio e a chi?

parlo con tutti, senza interruzione. La domanda non è con chi parlo ma: chi mi sta a sentire?

(Neale) in preda a un vivo interesse, domandai a dio di approfondire questo argomento. ecco cosa mi disse:

innanzitutto sostituiamo la parola parlare con la parola comunicare. Si tratta di un’espressione migliore, più completa, più accurata. Quando cerchiamo di parlarci: io con te tu con me, ci troviamo immediatamente costretti dall’incredibile limitazione delle parole. Per questo motivo, non comunico soltanto a parole, in effetti lo faccio ben di rado. Per me, la forma più frequente per comunicare sono i sentimenti.
I sentimenti sono il linguaggio dell’anima. Se vuoi sapere quanto c’è di vero per te in qualcosa, prendi in considerazione quello che senti a quel proposito.

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I pensieri mentali ti stanno fregando, svegliati!

Osserva i tuoi pensieri quando sei un po’ giù, sono sempre gli stessi. Osservali quando sei eccitato per un risultato positivo, sono ancora loro con polarità inversa. Sei sei triste perché ti manca il denaro allora sarai entusiasta quando ricevi del denaro. Se sei triste perché ti manca la gloria allora sarai entusiasta ad ogni briciolo di gloria conquistata. Se sei triste perché ti senti solo solo, allora sarai felice nei momenti in cui quella solitudine viene smorzata dallo stare con altre persone, e così via. Osserva, sono sempre gli stessi pensieri, sono come dei fili che ti portano in giro come si fa con un burattino.

Osserva, è il burattinaio a muovere i fili, Vadim Zeland lo chiama pendolo. Ciò che ti rende triste è anche ciò che ti rende felice ed è ciò che ti manipola, è il pendolo attraverso cui tu sei tenuto in gabbia dalla tua mente. Se Mente perdesse questo appiglio potrebbe perdere il potere che ha e che gli hai concesso esistenza dopo esistenza. Per questo motivo farà di tutto per tenere in piedi questo appiglio.

Se il tuo pendolo è

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La Verità ti renderà libero

Fermati. La tua vita ha bisogno di te. Il tuo Essere ha bisogno di te. Osserva. Cerca la verità nella tua vita. Prima vivevo di compromessi, mi adattavo a dare e ricevere piccole ipocrisie quotidianamente e questo atteggiamento comprimeva il mio Essere. Poi ho iniziato ad agire come se fossi davvero libero, a dire ciò che penso, a fare ciò che amo, ad esprimere ciò che ho dentro. Inizia da te, inizia a cercare la verità nella tua vita. Puoi iniziare col guardare tutto ciò che non funziona nella tua vita quotidiana e riconoscere quale paura si nasconde dietro quei problemi. Hai studiato abbastanza, hai letto abbastanza libri, hai iniziato a comprendere che tutto dipende da te, ora agisci. Continua a leggere La Verità ti renderà libero

La Storia Infinita 3/3 – terza parte: l’unione

Se hai perso la prima parte clicca qui  –  Invece la seconda parte è qui

Anima, nel frattempo, quasi rassegnata per l’indifferenza di Mente, che ora più che mai aveva mille cose per la testa, continuava con le sue frequentazioni poco chiare. Spirito andava a trovarla di tanto in tanto, ma non poteva fare imposizioni, nel rispetto del suo libero arbitrio. Era davvero una partita a scacchi per Spirito, una partita con il suo “avversario”. Mente, non era consapevole di quanto la vita di Anima fosse collegata alla sua, di come, continuando a trascurarla, in realtà, stesse mancando il punto. Per fortuna però, Mente continuava a rivolgersi a Spirito ogni volta che si incontravano in ascensore, nonostante a volte riceveva risposte ermetiche o scomode. C’era qualcosa che spingeva Mente a continuare a rivolgersi a Lui. Aveva l’impressione che Spirito potesse guidarla verso un sentiero che la avrebbe portata lontano da quel dolore, da quella miseria. Dovette passare del tempo fino a quando Mente non uscì da quel brutto momento, o perlomeno da ciò che considerava tale. Spirito continuava ad agire dietro le quinte, Mente non era ancora pronta ad accettare I suoi consigli direttamente, non voleva ancora mollare l’idea di prendere decisioni, di condurre il gioco della sua esistenza. In ogni caso Spirito non si limitava più a nascondere dei bigliettini nella sua tasca. Continua a leggere La Storia Infinita 3/3 – terza parte: l’unione

La Storia Infinita 2/3 – seconda parte: la crisi

Se hai perso la prima parte clicca qui

Tra i tre c’era un legame speciale, eppure solo Spirito sembrava esserne pienamente consapevole. In ogni caso non poteva certo dirlo apertamente, nessuno lo avrebbe creduto. Non so se ti è mai capitato di intravedere il compagno di una tua amica baciarsi con un’altra. Lei ne è così innamorata, forse stanno pensando di sposarsi. Quando la incontri ti dice che lui ha occhi solo per lei. Non è ancora pronta alla verità. Probabilmente penserebbe che sei geloso e vuoi solo allontanarli, devi attendere. Attendere uno spiraglio di coscienza, di consapevolezza, e lì iniziare ad introdurre la nuova informazione, qualcosa che in lei cambierà radicalmente il modo di vedere il suo compagno. Sarà dura all’inizio, ma da quel momento in poi avrà la possibilità di aprirsi al nuovo fino a riconoscere la persona giusta e sperimentare un’amore più sincero. Spirito era nella stessa situazione, sia nei confronti di Anima e, soprattutto, nei confronti di Mente!

Quante volte avrebbe voluto dirle apertamente che sta sprecando buona parte del suo tempo, che è giunto il momento di unire le forze, che in Lui poteva trovare le risposte che talora affioravano e cercavano di mettere tutto in discussione. Mente, infatti, di tanto in tanto rifletteva sul senso della sua vita: perché faceva tutto ciò che faceva? A che scopo dedicava così tanto tempo alla carriera, al lavoro, alla TV, agli svaghi, a stare con altre menti, evidentemente più interessate alla propria vita che alla sua? In quei momenti affioravano tante domande, era come un richiamo. In ogni caso tendeva, dopo un po’, a respingere questi nuovi pensieri, ad agganciarsi a qualche impegno o a qualcosa da fare, in modo da allontanare quelle scomode domande. Spirito gliele aveva scritte su un foglietto e messe nel suo taschino, Continua a leggere La Storia Infinita 2/3 – seconda parte: la crisi

La Storia Infinita 1/3 – prima parte: Mente, Anima, Spirito

Mente, Anima e Spirito hanno sempre vissuto nello stesso stabile. Eppure non erano mai entrati in confidenza.

Mente faceva una vita solitaria, individualista e sempre piena di cose da fare o a cui pensare. Anche quando, in ascensore, si incrociava con Anima o Spirito, non li notava. Era presa a rispondere ad un msg su facebook, ad un sms o era semplicemente immersa nei suoi pensieri. Mente era sempre indaffarata, a guardarla sembrava avesse il peso del mondo sulle sue spalle. Era quasi sempre insoddisfatta, forse per questo motivo non smetteva di pensare e dedicava poco tempo al gioco. I momenti felici duravano poco, Mente non riusciva a concepire uno stato di felicità, gioia e pace costanti. A furia di fare e fare cose, Mente era diventata brava in questo. Trovava il modo di trarre vantaggio dalle situazioni e aveva sviluppato un certo numero di abilità pratiche. Del resto è quello il suo talento: l’azione. Gli riusciva meglio esprimere questo talento quando non era

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Frammenti di informazioni dai mondi sottili: l’oscurità non può nulla di fronte alla Luce – aprile 2013

In moltissime storie si parla delle forze oscure che minacciano qualche regno più o meno felice. Ognuna di queste storie si riferisce al nostro mondo interiore. L’oscurità viene tenuta a bada fino ad un certo punto in cui, solitamente nelle prime battute della storia, queste iniziano a prendere il sopravvento o comunque iniziano a “fare sul serio”. E’ a questo punto che, in un modo o nell’altro, si presenta l’eroe di turno. L’eroe riceve la chiamata in modi differenti in base alla storia, mi viene in mente, ad esempio, l’ultimo film sul mago di OZ.

Solitamente, nelle prime battute, l’eroe, non si sente a suo agio in questi nuovi panni, non si sente all’altezza. Deve rivedere molte delle sue idee sul mondo, deve rivedere molte delle sue idee su stesso, fino al punto in cui riuscirà, gradualmente, ad accedere alle sue potenzialità recondite e accettare la sfida che gli viene posta, prendere con fiducia il carico delle nuove responsabilità, prenderne l’onore e l’onere.

Questa è la storia della nostra vita, Continua a leggere Frammenti di informazioni dai mondi sottili: l’oscurità non può nulla di fronte alla Luce – aprile 2013