Potremmo schematizzare il percorso di vita di ognuno vedendolo su due dimensioni e mezzo. C’è un piano orizzontale, che con il tempo diventa la nostra cosiddetta zona di comfort o di sicurezza, e una linea verticale, quasi invisibile, che regge altri piani orizzontali a una certa distanza uno dall’altro, sia in alto che in basso rispetto al piano su cui siamo ora. Solitamente ci muoviamo nel quotidiano su uno dei piani orizzontali, trattenendoci molto più a lungo di quanto sia necessario. Difatti, col tempo, lo esploriamo quasi tutto, fino a che smette di riservarci grosse sorprese. Diventa, nel bene e nel male, una zona di sicurezza. Quando un cambiamento avviene su questo piano è un cambiamento apparente. Continua a leggere Chi si ferma è perduto?